Statement

Lifepod – capsula di salvataggio

Il mio progetto consiste nell’inserimento di alcuni primati – che condividono con l’uomo fino a quasi il 99% del DNA – in capsule di sicurezza che permetteranno di rigenerare una forma di vita primordiale, un giorno futuro, dopo l’estinzione della razza umana.

La folle corsa evolutiva dell’uomo si manifesta anche in forma di possesso e di dominio sul mondo e l’alterazione che l’uomo riesce a imprimere al pianeta non è più controllabile: più l’uomo evolve più si allontana dagli istinti primitivi, creando habitat sempre più artificiali. Sembra un processo che porta a un’inesorabile catastrofe operata per mano umana.

Cosa fare quindi?

Prende così forma questo mio immaginario progetto di terapia per l’esistenza.

Ispirato anche al Svalbard Global Seed Vault – il deposito globale di sementi delle Isole Svalbard (Norvegia), che ha la funzione di preservare il patrimonio genetico delle sementi – ho fotografato queste scimmie in alcuni zoo d’Europa, luoghi creati dall’uomo per il proprio divertimento ma anche per lo studio e la salvaguardia degli stessi animali, e le ho inserite in capsule farmaceutiche (che meglio rappresentano la cura).

Una raccolta di primati che riporterà alle origini l’esistenza, riavviando il processo evolutivo senza l’homo sapiens.
Un’arca di Noè senza Noè.

Progetto premiato

 

[13/12/2016]  1° posto categoria Science-Other e vincitore della sezione Science Professional, al premio Internazionale TIFA Tokyo International Foto Awards

[27/11/2016]  1° posto nella categoria Fine Art: Photomanipulation al premio Neutral Density Photography Awards 2016

[24/11/2016]  Finalista per esposizione a Les Boutographies, Rencontres Photographiques de Montpellier – Francia

[07/10/2016]  Menzione d’onore categoria Fine Art all’International Photography Awards

[20/06/2016]  2° posto nella categoria Science-Other Professional al MIFA 2016 – Moscow International Foto Awards